Asili nido. È allarme per i ritardi in tutta Italia. Ma non a Cernusco.
Nei giorni scorsi l’ufficio parlamentare di bilancio (UPB) ha scritto nero su bianco che «nonostante le ingenti risorse destinate alla fascia di età 0-3 anni, lo scenario che si delinea mostra che parte delle debolezze strutturali che caratterizzano l’offerta del servizio potrebbero restare irrisolte», si legge nel report. «Un numero consistente di comuni con offerta assente o marginale non ha, infatti, partecipato ai bandi».
Ecco, in questo scenario generale, Cernusco sul Naviglio è l’eccezione che conferma la regola. Non solo ha partecipato al bando, ma è riuscito ad accedere al finanziamento.
Dai fondi Pnrr arriveranno 2 milioni e 160mila euro per una nuova struttura, ampliando anche i posti disponibili del 10%. Il progetto prevede un impegno di spesa di altri 140mila euro che con una variazione di Bilancio vengono sul piatto dal Comune.
Tocca correre, perché il bando, infatti, prevede la scadenza inderogabile dell’affidamento dei lavori entro il 20 marzo 2023.
Il nuovo edificio dovrà quindi essere costruito mentre quello vecchio è ancora attivo, per non interrompere il servizio ai bambini che frequentano il nido ora.
Quando il nuovo edificio – ecosostenibile, con standard di accoglienza e di sicurezza elevatissimi – sarà pronto e accoglierà il 10% di bambini in più, quello vecchio sarà demolito e l’area su cui sorgeva recuperata a verde.
Il nuovo edificio sorgerà a ovest della scuola elementare. I tecnici hanno valutato tutte le altre opzioni possibili e questa era l’unica che consentisse di rispettare da un lato i vincoli posti dal Pnrr (che chiede una superficie minima, comprensiva di area verde attorno all’edificio di 2700mq), dall’altro le caratteristiche di luminosità che deve avere un edificio con quella destinazione d’uso. Altre soluzioni possibili (come quella di utilizzo del parcheggio) sono state valutate, ma scartate per ragioni tecniche.
Si sacrificherà un pezzo dell’attuale giardino delle elementari? Sì, ma per avere un nido tutto nuovo, a costo irrilevante per il Comune. E con la possibilità di riqualificare tutto il complesso, di recuperare aree verdi ora inutilizzate, di sistemare il cortile interno della scuola elementare. Il campo da calcio rimarrà, anche se con una collocazione leggermente diversa. E poi – a lavori conclusi – di ripristinare a verde il terreno dove sorge il vecchio asilo nido.
C’è stato poco tempo per discuterne? Forse sì, ma è evidente che le procedure del PNRR sono particolarmente accelerate, pur essendo molto complesse. E quindi rispetto a progetti ordinari i Comuni devono fare davvero i miracoli per presentare la documentazione.
Noi di Tutti per Cernusco crediamo nella politica del fare. E questa di un nuovo asilo nido nel quartiere Tre Torri è una notizia che ci riempie di orgoglio e soddisfazione. Bisogna essere realisti e vedere in prospettiva i risultati, saper valutare i vincoli, credere nella competenza tecnica di chi prende decisioni importanti come queste.
Certo, poi c’è chi preferisce la polemica e il rumore di fondo per conquistare visibilità. E remare contro gli interessi delle famiglie e della scuola
Ma noi pensiamo al futuro. E il futuro di Cernusco è fatto di famiglie che vogliono avere possibilità di conciliare vita professionale e vita privata, che vogliono strutture per i propri figli al passo coi tempi, che sanno che un pezzo di giardino in meno non può essere un ostacolo per un pezzo di servizio (importante) in più. Soprattutto se il progetto prevede una complessiva riqualificazione e valorizzazione dell’area in cui i propri figli vivono così tante ore, di scuola ma anche di tempo libero.
Grazie all’assessore Nico Acampora, all’assessore Alessandro Sante Galbiati, agli uffici comunali, al sindaco Ermanno Zacchetti e a tutti coloro che hanno lavorato a questo fondamentale risultato.